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La meccanizzazione della raccolta della canapa da fibra nella linea innovativa della E-Bassi

Pubblichiamo qui di seguito un articolo a firma di Emiliano Bassi, che presenta la linea innovativa per la raccolta della canapa da fibra, con l’idea di rilanciare la canapa tessile italiana. 

Il dibattito sulla coltivazione della canapa in Italia si fa sempre più acceso per motivi che esulano dalla presente proposta. Stiamo lavorando per recuperare le origini del successo di questa pianta nella storia: la fibra tessile.

È noto che la canapa ha svariati utilizzi offrendo differenti prodotti, dai semi per olio e farine al canapulo per usi edili alla stessa fibra per usi industriali e tessili. Ma è proprio su questo ultimo utilizzo che è stata persa negli anni Cinquanta del secolo scorso, in Italia, la tradizione a coltivare canapa da fibra. Probabilmente a causa dell’avvento delle fibre sintetiche.

Sia chiaro la canapa viene ancora coltivata in Asia per il mercato globalizzato e le industrie continuano a fornire prodotti di canapa tessuta, pura o in miscela. Quello che manca è una materia prima prodotta localmente che potrebbe offrire diversi sbocchi di lavoro sia in ambito agricolo che industriale.

Da qualche anno molti giovani agricoltori hanno dimostrato vivo interesse per la coltura ma non sempre i risultati sono stati soddisfacenti in termini di economicità. Che senso ha produrre delle balle di paglie di canapa se poi non esiste l’azienda interessata all’acquisto o serve fare centinaia di km per trovare una azienda che la lavori? O portare la coltura a seme per poi ricavare seme con poco olio, insufficiente a coprire i costi di base?

La risposta a queste domande potrebbe essere una tecnologia che consenta di sfruttare al meglio la fibra della Canapa raccogliendola e lavorandola in modo che l’industria tessile possa acquistarla e lavorarla.

La raccolta della canapa da fibra

La E-Bassi srl ha maturato una lunga esperienza nel settore delle fibre pesanti fin dagli anni novanta operando su kenaf in Africa e in Italia e successivamente su canapa e su ramie in Italia e in Europa per promuovere le proprie attrezzature.

La linea è quella cosi detta “decorticazione in verde” che consisteva nella versione originale in una raccolta in tre fasi:

  • Sfalcio con falciatrice a due tamburi
  • Decorticazione con decorticatore mobile
  • Rotoimballatura dopo essiccazione del decorticato

La decorticazione in verde consente di sfruttare l’acqua contenuta nella pianta (circa il 75%) per facilitare il distacco del legno dal tiglio. Per questo è importante che la falciatura e la decorticazione siano svolte a poca distanza di tempo (ore non giorni).

In condizioni ottimali la separazione avviene in modo ottimale e la quantità di legno che rimane attaccata al tiglio è inferiore al 2-3%. Il decorticatore può essere attrezzato per recuperare il canapulo prima della sua caduta a terra e lanciato su di un mezzo che proceda parallelamente oppure lasciato essiccare al sole e poi recuperarlo dopo il tiglio aspirandolo.

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